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Diana Ferrante è nata a Montignies sur Sambre (Belgio) e risiede a Spoltore, in provincia di Pescara.
Si avvicina alla pittura usando la tecnica ad acquerello: una finestra sull'anima, un percorso in continua evoluzione.
Intanto comincia ad usare l'olio con sorprendenti risultati.
Pubblicazioni:
Rivista BOE' -
Rivista BOE' -
Rivista BOE' -
Annuario Dell'Accademia internazionale delle Avanguardie Artistiche 2012 -
BluART -
Finalista al concorso internazionale "Città di Tokyo" 2011, con l'opera " Monte Fuji" esposto presso la Galleria Louise Amart di Bruxelles, luglio 2011.
Finalista al concorso "Premio Kosmos per l'arte 2011" con l'opera "Sinfonia d'autunno".
Mostra collettiva presso l'Iper di Città S. Angelo (PE), luglio 2011.
Mostra collettiva a Canterano (RM), agosto 2011.
Mostra collettiva "Premio Nazionale G. D'Annunzio" Pescara, ottobre 2011.
Mostra personale durante la manifestazione televisiva TELETHON presso la BNL di Pescara, 2011-
Esposizione Galleria Giò Art di Lucca, 2011/2012.
Mostra collettiva Fucecchia, Firenze 2011/2012.
Mostra collettiva Galleria ART TIME di Udine "FESTA DELLA DONNA 2012".
Mostra collettiva "Punti di vista "presso il Circolo Aternino, Pescara -
Mostra Personale "Inseguendo le mie emozioni" presso la Scuola Civica Musicale di San Giovanni Teatino (CH) -
Mostra collettiva e concorso "Segni e colori" dal ponte del mare, premiata con l'opera "Il faro", Pescara -
Mostra collettiva presso il Castello di Crecchio (CH), giugno 2012.
Mostra collettiva Caramanico Terme (PE), luglio 2012.
Mostra Personale presso il Palazzo Orsini di Moscufo (Pe), agosto 2012.
Mostra on-
La pittura di Diana Ferrante ci sorprende per i suoi contenuti freschi e genuini: tocca le corde del più profondo ma con un candore e una pudicizia fuori dal comune.
Lontana da ogni aggressività, la sua pittura ritrae istanti di realtà: un'elaborazione ovattata di emozioni e ricordi dove l'accostamento cromatico contribuisce a rappresentare atmosfere silenziose, sospese, dalla impercettibile tensione emotiva, come se paesaggi e persone fossero sospesi in un limbo.
Pensiamo al toccante "Fine inverno" oppure al lirico "La passeggiata" e al suggestivo "Campo di lupini".
E' la poetica del "non detto", il rispetto e la delicatezza per le emozioni ed i sentimenti.
Queste atmosfere rarefatte, dalla spiccata poetica romantica ci ricordano la pittura giapponese dei secoli scorsi e non è un caso se tra i soggetti troviamo uno splendido "Monte Fuji".
In "Colori ed emozioni" un mondo di suggestioni emotive si cela appena al di sotto del primo sguardo, rivelando ad ognuno di noi un angolo caro e dimenticato della propria anima.
Anche i tratti lievi dell'acquarello esprimono una visione lirica con trepida partecipazione: dovunque si respira il desiderio di essere in armonia con ciò che ci circonda.
Ma è proprio questo che caratterizza la pittura di Diana Ferrante: un mondo sereno in cui gli occhi trovano rifugio e ristoro.
(Maria Antonietta Troiano)
Pittrice figurativa, Diana Ferrante predilige olii e acquerelli dedicandosi in modo particolare alla raffigurazione del paesaggio e della natura dai forti contrasti che riesce a catturare con colori sfavillanti.
Difficilmente fa uso di tonalità pastello se non nei suoi acquerelli dominati da lavori che si avvicinano molto alla pittura botanica intesa come studio scientifico della flora.
Amante delle rose, le sue raffigurazioni mostrano sempre fiori appena sbocciati, vivaci nella loro pienezza.
Nella sua vasta gamma di immagini, le distese campestri, i pittoreschi angoli paesaggistici e i diversi momenti del giorno caratterizzano i suoi lavori che raramente mostrano figure umane.
Se presenti, sono spesso malinconici e visti di spalle, come se la loro presenza non fosse che un caso.
(Colleen Corradi Brannigan)
L'arte di Diana Ferrante è espressione d'intensa emozionalità e in un "getto" di puro amore sparge a piene mani tutta la bellezza della natura, coinvolgendo lo spettatore in un tripudio di colori, alimentando vibrazioni che fanno sentire che ciò che ci circonda è un dono meraviglioso, l'onda magnetica di sentirsi all'unisono con l'universo intero, avvertendo la necessità di guidare la mente nel respiro di qualcosa decisamente superiore …
(Galleria Giò Art di Lucca)
Una brioche bagnata in un cappuccino, una bicicletta appoggiata ad uno steccato; una candela, un ferro da stiro, una bottiglia d'olio su un tavolo da cucina, un sentiero nel bosco, un ombrello appoggiato alle spalle … sono le semplici immagini della nostra quotidianità che Diana Ferrante ha il "coraggio" di rappresentare nei suoi quadri.
"Coraggio" sì, perché la quotidianità sembra ormai banale, scontata, istintiva: niente di importante per un mondo alla frenetica ricerca dell'eccezionale.
Diana, invece, con le sue delicate immagini, ci ripropone con una anticonformistica originalità, le piccole pietre del mosaico che costituiscono gli attimi della nostra storia personale, quella fatta di cose semplici, di gesti abituali su cui nessuno si ferma più a riflettere ma che sono proprio le cose che, in modo semplice e discreto, ci trasmetterebbero serenità se percepite e valorizzate.
I colori tenui degli acquerelli e degli olii di Diana, i suoi pastelli, riescono ad emozionarci dando evidenza al semplice, al quotidiano, appunto.
A queste delicate immagini, Diana contrappone la raffigurazione della natura con i forti colori azzurri del mare, calmo o in tempesta, o con i rossi infuocati dei tramonti dei suoi paesaggi.
L'eccezionalità di queste ultime non è casuale rispetto alle precedenti ma ambedue sono volutamente in contrasto perché con esse Diana Ferrante ristabilisce le giuste proporzioni tra l'umano e il divino.
Ci si deve augurare che Diana continui ad emozionarci così.
(Andrea Morelli -
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